Interventi
Modera: Francesco Antonioli
Modera: Dunia Astrologo
L’ingresso di AI nelle scuole italiane è un processo per ora limitato e sperimentale ma destinato a generalizzarsi. Per affrontare questa sfida è opportuno conoscere le Guidelines UNESCO e OECD perché ci orientano su come ridurre rischi e governarne le potenzialità sul piano amministrativo e didattico. Non si tratta solo di acquisire nuove competenze tecniche ma di usare l’AI in funzione del successo formativo per sviluppare consapevolezza critica sulle sue implicazioni etico-antropologiche.
Già dirigente scolastico e direttore Istituto Ricerca Regionale Educativa Piemonte, responsabile biblioteche scolastiche e documentazione educativa per Ministero Istruzione, dottorato di ricerca su filosofia della scienza e filosofia politica nel pragmatismo USA, master in filosofia del digitale.
I presupposti storici, legali, etici e tecnologici da cui ha preso vita il “Fediverso”, un network decentralizzato in cui interagiscono decine di piattaforme di software libero (funzionalmente equivalenti a piattaforme come Youtube, Instagram, Facebook e Twitter) utilizzate da 22mila communities per un totale di circa 14 milioni di utenti. Questa galassia di comunità viruali distribuite e autofinanziate è una seria alternativa etica e tecnologica alla pervasività delle piattaforme commerciali.
Ingegnere delle telecomunicazioni, giornalista e saggista, ha scritto di telematica sociale sin dai prim ianni 90. Tra gli autori di “Ecologia Digitale” (Altreconomia, 2022) e fondatore della piattaforma di microblogging no-profit sociale.network, basata su software libero e tecnologie aperte.
Nel giro di pochi anni lo smartphone – macchina tanto utile quando opaca – non solo si è diffuso in quasi tutto il pianeta, ma è anche diventato un oggetto di fatto obbligatorio per lavorare, studiare, pagare, ecc. Non era mai successo che un dispositivo acquisisse una simile centralità nella vita delle persone. È quindi urgente fermarci a riflettere sul ruolo che ha preso lo smartphone nelle nostre società, mettendone a fuoco conseguenze, rapporti di potere e possibili alternative.
Juan Carlos De Martin insegna al Politecnico di Torino, dove co-dirige il Centro Nexa su Internet e Società. Dal 2011 è Faculty Associate alla Harvard University. Ideatore e primo curatore di Biennale Tecnologia, De Martin è autore dei libri “Università futura” (2017) e “Contro lo smartphone” (2023)
Sin dal Medioevo l’acqua è considerato un bene di tutti, tant’è che chi la gestisce è il bannus, il signore del luogo. Sino all’Ottocento mai nessun mugnaio è stato proprietario del mulino che invece affittava, essendo un bene della comunità. Sarà invece la “rivoluzione delle industrie” a cambiare le regole del gioco, che invece oggi, proprio in una società globale e sempre più povera di risorse pro capite, devono essere completamente ripensate.
Professore emerito del Politecnico di Torino da più di vent’anni si occupa di antropologia delle tecniche. Ultimamente ha affrontato i temi della filosofia della tecnica, pubblicando Dall’Arte… allo Zero, piccolo dizionario filosofico dell’ingegneria (Mondadori 2020).
Modera: Mario Perini
Siamo tutti immersi in un mondo sempre più digitale, ma a quale prezzo? L’iperconnessione ci allontana da noi stessi e dal nostro equilibrio interiore. Questo intervento ti guiderà verso strategie pratiche per ridurre la dipendenza tecnologica e riscoprire un benessere autentico. Abbiamo bisogno di sviluppare le competenze di benessere digitale, non solo per proteggere la nostra salute mentale, ma per ritrovare la serenità e l’umanità che spesso perdiamo nell’era dell’iperconnessione.
Alessio Carciofi, professore universitario ed esperto di corporate e digital wellbeing. Collabora con importanti istituzioni pubbliche e private, guidando individui e aziende verso un futuro più sano e consapevole nell’uso della tecnologia. Speaker TEDx e autore di libri sul benessere.
Epidemiologa, Dirigente di Ricerca, Dirige il Laboratorio di Epidemiologia dell’IFC del Consiglio Nazionale delle ricerche. Le sue principali linee di ricerca a sono: studi di popolazioni nascoste, sviluppo di modelli di analisi per il sistema sanitario, valutazione delle politiche sanitarie.
La promozione del consumo di prodotti digitali ha seguito quanto successo in altri ambiti commerciali nei quali è stata nulla o insufficiente l’attività di protezione dei consumatori dai rischi di sviluppare comportamenti di dipendenza. Non solo, tutti i prodotti sono stati progressivamente resi sempre più additivi in modo da garantire – l’esempio più eclatante è il gambling – introiti certi e crescenti; nell’utilizzo dei device per la comunicazione, nei social, nel gaming, negli acquisti online
Nasce nel 1954, nel 1978 si Laurea in Medicina a Torino; dal 1983 si occupa di tossicologia clinica e psicoterapia. Specialista in Psicoterapia sistemica dal 1991. Dirige il Dipartimento “Patologia delle dipendenze” ASL TO3 dal 2001 al 2021. Si occupa di dipendenze comportamentali da 25 anni.
Moderators: Nicola Bonotto e Pietro Jarre
In this rapid talk, James explains how you can apply the principles of digital sustainability to email marketing. Packed with information and practical takeaways, you’ll come out of this talk armed with ideas and practical next steps to make your email marketing both more sustainable and more effective.
Co-founder of EcoSend and GoSquared. James has been designing and building software for almost 2 decades, and has become a passionate champion of digital sustainability with EcoSend — the world’s first climate conscious email marketing platform.
The presentation “Ethical Analytics: Building Trust in a Data-Driven World” focuses on the ethical implications of digital technologies, particularly in data collection and analytics. It emphasizes that technologies shape social values and power dynamics, raising issues like privacy, data exploitation, and algorithmic bias. Ethical analytics goes beyond regulatory compliance by prioritizing transparency, minimizing data collection, and respecting user privacy.
I’m an Ethical Website Analyst who’s passionate about helping organizations use data to drive strategic growth in today’s digital world.
This talk explores strategies for digital product teams to address their environmental impact. We’ll discuss methods to measure emissions from digital products and introduce techniques to reduce them. We’ll cover design optimization strategies and best practices for development and delivery, involving the entire team in creating more sustainable digital products.
Business designer with a passion for sustainable innovation and social impact. With over a decade of experience in business design and strategic consulting, I am committed to guiding companies towards meaningful economic, social and environmental goals.
IT is complex. IT is too often fragmented and data siloed in different IT solutions. But without data, there is no measure and no action possible. The purpose of this talk is to demonstrate the possibility of leveraging existing clients’ data to make them as insightful and actionable as possible. Measuring is important, reducing is better
15+ years of experience in IT Transformation and now fascinated by the Environmental Impact of IT Modernization and all the possible levers to reduce it! Our vision relies in one question: What if Technology was intelligent enough to reduce its own environmental impact ?
Moderator: Nicola Bonotto
This presentation will cover how the World Wide Web Consortium’s Sustainable Web Interest Group is using the Web Sustainability Guidelines (WSGs) to drive much needed social, economic, and environmental change in the tech sector. You’ll learn how the WSGs might apply to your own design, development, product management, or marketing work in tech and how they aspire to influence both policy and best practices in our industry.
Tim Frick is President of Mightybytes, a Certified B Corp digital agency in Chicago. He is a speaker and author of four books which have been translated into multiple languages, including, Designing for Sustainability: A Guide to Building Greener Digital Products and Services, from O’Reilly Media.
Curious about the future of AI? It’s not just about innovation—it’s about responsibility. Join us as we explore the exciting world of Responsible AI, where technology meets ethics. Discover how you can shape the future by ensuring AI is used safely, ethically, and for the benefit of all. We will simplify the language of AI so we can have meaningful conversations, debunk common myths, and share examples of real actions to take. Ready to take on the challenge and become a leader in Responsible AI?
As CEO of AI Guardian, Bart helps companies use AI responsibly. Before this, he led product and technology teams in healthcare, insurance, public services, and cybersecurity – including Healthcare.gov, the US Government website that over 20 million Americans use to get health insurance each year.
The scenarios with European rules of the green deal and the new wave related to Artificial Intelligence. Reasoning around digital and data ecology.
Antonio Baldassarra, with over thirty years experience in Electronics, Telecommunication and Computer science with a background in elecronic engineer is the founder of Seeweb an italian leading company in datacenter and cloud computing infrastructural services. Actually he is involved as Seeweb CEO.
Corporate Digital Responsibility embraces all the cycle of production in the organizations; from hiring to reporting, through the management of data and devices, purchasing or developing software. All the companies practice a form of CDR but most just follow the directions of their main suppliers; the companies that want instead shape their future can change this status, and through efficient change management processes move toward a more independent, sustainable and more profitable status.
Ph.D in geotechnical engineering, developed consultancies specialized in the social-environmental impact. Since 2015 founded web platforms and the Association Sloweb. Editor of books including the DEF proceedings. Teacher in courses on the impact of digital technologies and CDR policies.
Moderano: Silvia Adamo e Gianni Garbarini
Quando parliamo delle politiche necessarie alla ricerca di una democrazia digitale dobbiamo diffidare della dicotomia manichea tra mercato senza regole e controllo assoluto. La strada da percorrere, a nostro avviso, non può che situarsi in un terreno che tenga conto sia delle istanze di libertà, individuali e di impresa, sia delle garanzie che tali libertà non vengano nei fatti calpestate e sfruttate a profitto di oligopolisti digitali o di autocrati spregiudicati. Non abbiamo bisogno di ideologie, ma di prassi, di politiche.
In quest’ultimo anno i contrasti tra governi e giganti della tecnologia e dei social (tra gli ultimi, Telegram e X), il progressivo affermarsi dei regolamenti europei (dopo il GDPR, il DSA, l’AI Act), la presenza di elezioni in molti paesi in un contesto di cambiamento della struttura della comunicazione politica, l’attrito, se non l’aperto conflitto, tra le diverse aree del mondo per la supremazia in campo tecnologico, economico, energetico e militare suggeriscono l’idea della necessità dello sviluppo di un settore europeo del digitale sostenibile, completo di infrastrutture, non subalterno alle big tech, accompagnato da una governance pubblico-privata che tenga presente i principi della nuova “Costituzione digitale” del nostro continente. Contemporaneamente la difesa della democrazia, intesa qui come la possibilità che cittadine e cittadini si informino e partecipino a un dibattito autentico e non artificialmente polarizzato, deve prevedere la creazione di uno spazio pubblico digitale libero e non sottoposto ai pericoli della sorveglianza e della commercializzazione dei dati personali.
Quali politiche pubbliche e l’adozione di quali strumenti di controllo possono indirizzarci verso questo programma?
Professore Ordinario di Informatica alla Sapienza Università di Roma dove dirige il Center for Data Science and Complexity for Society e la sua attività di ricerca si focalizza sulla analisi data-driven dei sistemi complessi. I suoi lavori sulla diffusione delle informazioni sono serviti per informare il Global Risk Report del World Economic Forum e usati da alti enti normativi e istituzionali.Ha fatto parte di diversi tavoli tecnici internazionali e nazionali, tra cui il gruppo di esperti su Hate Speech e coordinatore del gruppo impatto sociale ed economico della Task Force Dati COVID voluta dal Ministero dell’Innovazione. Regolarmente invitato come keynote speaker a conferenze e istituzioni internazionali.Attualmente Principal Investigator del progetto IRIS research coalition che nell’ambito del G7 per il governo Inglese esplora e studia l’impatto della disinformazione nel contesto globale.
Modera: Maria Letizia Filippi
Come insegnare ai principianti non soltanto a pigiare sui tasti, ma a capire le logiche che governano il mondo digitale per diventare utenti consapevoli.
Collaborazione Movimento Consumatori con Sloweb per l’Osservatorio del Consumo Digitale Responsabile.
Verranno presentati due progetti che si stanno diffondendo rapidamente a livello Nazionale:
– La Rete dei Patti digitali di comunità, che promuove alleanze educative tra genitori, scuole e istituzioni, sul tema dell’educazione digitale dei minori.
-Custodi Digitali ch è un progetto di educazione digitale familiare che mira a favorire il benessere del bambino rispetto all’utilizzo degli schermi fin dai primi anni di vita, con il coinvolgimento attivo dei pediatri di famiglia
Silvia Di Paola: Con esperienza clinica, si è dedicata alla promozione del benessere psicologico nelle scuole gestendo vari sportelli d’ascolto. Il crescente interesse per l’educazione digitale incontra la realtà dei Patti Digitali di cui si fa promotrice in Piemonte. Collabora come formatrice con l’associazione MEC.
Marco Grollo: Fondatore dell’associazione MEC (Media Educazione Comunità), si interessa ai media da molti anni, studiandone le logiche interne e gli effetti educativi e sociali. Realizza percorsi per bambini, genitori, insegnanti, educatori e operatori sanitari sulle dinamiche di condizionamento dei media.
Il CSI Digital Campus offre l’opportunità di valorizzare i benefici derivanti dall’innovazione tecnologica e consente di sviluppare e diffondere una cultura digitale. Nel 2024 sono stati attivati con il supporto di Sloweb e UniTo due corsi, dedicati all’impatto (ambientale sociale e economico) delle tecnologie digitali e alle politiche aziendali da adottare nel ciclo di attività. Il corso, rivolto a funzionari pubblici e dipendenti di aziende, sarà replicato in moduli facilmente fruibili.
Valeria Ponte: Lavoro nell’ambito HR dal 1998, gestendo progetti di Compensation & Benefits, Valutazione Prestazioni, Potenziale e Competenze e Selezione. Attualmente responsabile ‘Sviluppo Competenze e Formazione’ del Digital Campus di CSI Piemonte, coordino progetti di formazione e assessment competenze.
Enrica Maria Valle: In CSI dal 1983, mi sono occupata di vari aspetti del ciclo di vita del software e dei servizi. Attualmente dirigo l’Internal Audit, sono RPCT e membro interno dell’OdV. Insegno Innovazione e Trasformazione Digitale per la Sostenibilità presso Unito. Assessore Cultura nel Comune di Pont Canavese.
Le esperienze di Sloweb con scuole e associazioni per far sì che il digitale diventi un ponte fra le generazioni e non una separazione.
Laureata in Scienze dell’Informazione a Torino nel 1979, lavora in Canada e Italia in campo telecomunicazioni e informatica. Nel 2010 fonda Escamotages, società di consulenza e educazione digitale. Nel 2017 con altri fonda Sloweb, di cui è presidente dal 2021 al 2024. Autrice di libri divulgativi.